TITOLO ITALIANO: Troppo per vivere... poco per morire
ALTRO TITOLO (Italia): Grande colpo di Lady Chalin
ALTRO TITOLO (Francia): Qui êtes-vous, inspecteur Chandler?
NAZIONE: Italia, Francia
ANNO EDIZIONE: 1967 TIPOLOGIA: Lungometraggio
ALTRIDATI:
Colore
Testi
Cast & credits
Aziende
Testi
Nulla Osta
Edizione |
Visto |
mm |
M/D Dichiarata  |
Domanda |
Revisione |
Ministro  |
Copie |
1 |
50273
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35 |
3100 / - |
9 novembre 1967 |
16 novembre 1967 |
Adolfo Sarti |
Data |
N° |
17 novembre 1967 |
35 |
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Data Visto |
M/D Accertata  |
Divieto |
Cond. |
Neg. |
Tagli |
Note |
16 novembre 1967 |
3046 / - |
14 |
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La V Sezione della Commissione di Revisione Cinematografica visionato il film e sentito il rappresentante della Società produttrice che ha dichiarato di non essere disposto ad effettuare tagli; esprime parere favorevole per la concessione del nulla osta di proiezione in pubblico a condizione che ne sia vietata la visione ai minori degli anni 14 per la tematica del film; la sequenza riguardante la donna di colore che adesca l'uomo del banco dei pegni; alcuni primi piani delle donne seminude che appaiono nella sequenza riguardante il salone delle modelle e per le scene di violenza, in modo particolare quella relativa alla collutazione fra il giornalista ed i gangster ed il fotografo ed un gangster
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Modifica del 16 gennaio 1968 |
- / - |
14 |
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La Commissione di appello, formata dalla riunione delle Sezioni VI e VII, si è riunita per visionare il film italiano dal titolo "Troppo per vivere...Poco per morire" in base al ricorso presentato dalla ditta produttrice avverso il provvedimento adottato dalla Commissione di primo grado, di esclusione dalla visione del film per i minori degli anni 14. La Commissione revisionato il film e sentito il rappresentante della Ditta, il quale si dichiara disposto ad effettuare dei tagli, a maggioranza delibera di confermare il parere espresso dalla Commissione di I istanza poichè il film in tutto il suo complesso si presenta nettamente controindicato alla particolare sensibilità dei minori degli anni 14 e ritiene che il film non sia suscettibile di tagli per le numerose e ripetute scene di violenza che permeano l'intera trama del film otre a quelle di carattere sessuale indicate nel parere espresso dalla Commissione di I grado. Il dott. Cianfarani fa presente che a suo avviso la conferma del parere della maggioranza non trova riscontro in nessun precedente analogo in quanto sempre è stata data facoltà al produttore di effettuare qualsiasi taglio, e nel caso specifico poichè in occasione della prima istanza furono richiesti alcuni tagli che il produttore si rifiutò di effettuare, rifiuto questo che portò al divieto per i minori degli anni 14. La Commissione di appello non tenendo conto di quanto espresso dalla Commissione di I grado e di quanto dichiarato per iscritto nella domanda di appello e confermando successivamente a voce, ha ritenuto di confermare il divieto non tenendo conto che il produttore avrebbe potuto accedere a qualsiasi richiesta di tagli. Per tali motivi il Dr. Cianfarani ritiene che tale decisione possa configurarsi in una riformatio in penis, non ammessa in via amministrativa.
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2 |
50813
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35 |
2946 / - |
1 febbraio 1968 |
6 febbraio 1968 |
Adolfo Sarti |
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Data Visto |
M/D Accertata  |
Divieto |
Cond. |
Neg. |
Tagli |
Note |
7 febbraio 1968 |
3046 / - |
14 |
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La V Sezione della Commissione di revisione cinematografica, esaminato il film e sentito il rappresentante della Soc. Produttrice, a prescindere dai problemi connessi all'interpretazione del I comma dell'art 11 del decreto 11.11.1963 n.2029, esprime a maggioranza parere favorevole per la concessione del nulla osta di proiezione in pubblico, a condizione che ne sia vietata la visione ai minori degli anni quattordici, per la tematica del film e per le numerose scene di violenza di cui è permeato: ad esempio primo piano della morte di Gordon; metraggio del giornalista, tortura di Arabella che, benchè finta come si rivela dai successivi fotogrammi, è comunque tale da impressionare la sensibilità dei predetti minori; la collutazione fra il giornalista ed i banditi nell'attrezzatura teatrale e cinematografica; la collutazione fra il fotografo ed il bandito; la scena finale del bandito che cade nel vuoto. Il Dott. Albani Barbieri, pure essendo d'accordo che il film rimanendo com'è deve essere vietato ai minori degli anni 14, fa presente l'opportunità di consentire al produttore di operare i tagli che lo stesso produttore si è offerto di effettuare su indicazione della Commissione. Il Sig. Cardone è per la concessione del nulla osta senza limitazione di età
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Modifica del 4 marzo 1968 |
- / - |
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La Commissione di appello, formata dalla riunione delle sezioni VI e VII, si è riunita per revisionare il film in base al ricorso presentato dalla Ditta Produttrice avverso il provvedimento adottato su conforme parere della Commissione di I grado di esclusione dalla visione del film per i minori degli anni quattordici. La Commissione di appello, revisionato il film ed accertato che i tagli suggeriti dalla Commissione stessa sono stati effettuati come dall'acclusa lettera di impegno presentata dal produttore, esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico senza limiti di età.
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