La donna scimmia (M. Ferreri, 1964)
(Italia-Francia, 1964)
R.: Marco Ferreri. S. e Sc.: Marco Ferreri e Raphael Azcona. F.: Aldo Tonti. M.: Mario Serandrei. Scgf.: Mario Garbuglia. Mu.: Teo Usuelli. In.: Annie Girardot, Ugo Tognazzi, Achille Majeroni, Filippo Pompa, Elvira Paoloni, Linda de Felice.
P.: Compagnia Cinematografica Champion / Les Films Marceu-Cocinor (Paris)
L.: 2602 metri
v. c. n. 42051 del 08/01/1964 - vm 14
seconda edizione v. c. n. 94124 del 10/03/2000 - L.: 2600 metri -
tagli, metri 2.
Trama
Avendo sempre vissuto di espedienti, Antonio Focaccia decide di sfruttare una magnifica occasione: scoperta Maria, una giovane donna resa mostruosa da una fitta peluria che la ricopre, la convince ad abbandonare l'ospizio in cui vive nascosta e ad esibirsi pubblicamente in uno spettacolo rudimentale, come unico esemplare vivente di donna-scimmia. Maria accetta la proposta e finisce con l'affezionarsi profondamente ad Antonio. Dopo alcuni mesi l'uomo, un po' per pietà e molto per interesse, sposa Maria, legandola in tal modo definitivamente a sé. Accettata la proposta d'un impresario francese, i due si recano a Parigi, dove Maria s'accorge di attendere un figlio. Antonio e la moglie tornano a Napoli, ma durante il parto madre e figlio muoiono. Un museo accoglie i loro corpi imbalsamati, ma Antonio, sempre pronto a sfruttare ogni occasione, reclama i due corpi per mostrarli al pubblico in un baraccone da fiera.
Celebre per il suo doppio finale – Carlo Ponti ne imporrà uno alternativo, per la distribuzione francese, più ottimista– il film di Ferreri passerà l’esame della censura con un divieto ai minori di 14 anni. Causa: “scene e sequenze non adatte alla sensibilità dei minori”.
Pietro Bianchi in “Il Giorno”, 17/02/1964:
“(...) La donna scimmia, in cui, Ferreri ha sciorinato, ancora una volta, i suoi panni grotteschi, è un film singolare, intelligente e sgradevole, allegro in superficie ma amarissimo in fondo (...).”
Bibliografia:
Vittorio Albano, "I mostri intorno a noi" in Cinema Nuovo, n. 48 (dicembre 1964).
Pietro Bianchi, Morando Morandini, "I veri mostri" in Il nuovo spettatore cinematografico, n. 40 (ottobre 1964).
Stefania Parigi, a cura di, Marco Ferreri: il cinema e i film, Marsilio, Venezia, 1995.
- La spiaggia (A. Lattuada, 1954)
- Totò e Carolina (M. Monicelli, 1955)
- Le avventure di Giacomo Casanova (Steno, 1955)
- I dolci inganni (A. Lattuada, 1960)
- La donna scimmia (M. Ferreri, 1964)
- Il Decameron (P. P. Pasolini, 1971)
- Ultimo tango a Parigi (B. Bertolucci, 1972)
- Totò che visse due volte (D. Ciprì e F. Maresco, 1998)