Le notti di Cabiria (1957)
(Italia 1957)
R.: Federico Fellini S. e Sc: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli F.: Aldo Tonti M.: Leo Catozzo Mu.: Nino Rota In.: Giulietta Masina, Francois Périer, Franca Marzi, Dorian Gray, Amedeo Nazzari.
P.: Dino De Laurentis (Roma), Les Film Marceau (Paris)
L.: 3402 metri.
v.c. n. 23742 del 12/09/1957
Vicende censorie
La domanda di revisione viene presentata in data 9/03/1957.Il film viene revisionato nello stesso giorno.
"Revisionato il film il giorno 9 marzo 1957, la commissione, a maggioranza, esprime parere favorevole alla programmazione in pubblico col divieto ai minori degli anni sedici, motivato dalla presenza di numerose scene moralmente controindicate per la comprensione e la sensibilità dei minori. Il rappresentante del ministero dell'interno, tenuto conto che quasi tutta l'azione si svolge a Roma, mettendo in luce un ambiente quanto mai torbido, di estrema miseria morale e materiale, ritiene che il film stesso, essendo lesivo del decoro nazionale, non possa - ai sensi dell'art. 3 lettera b del regolamento approvato con R.D. 24 settembre 1923 n.3287 - essere ammesso alla programmazione in pubblico."
In data 10/04/1957 la Dino de Laurentis cinematografica fa domanda alla direzione generale dello spettacolo di togliere il divieto ai minori di 16 anni portando a conoscenza giudizi autorevoli e critiche fatte che dovrebbero essere elementi determinanti alla concessione della visione del film "a tutti".
I pareri riportai sono di Padre A. Morlion rettore dell'università Internazionale degli studi sociali "Pro Deo":
"(...) I suoi temi, la sua profondità, la sua dignità poetica sono tali da richiamarci direttamente alla mente Chaplin, anche se, subito, è necessario precisare le sostanziali differenze."
Padre Morlion continua la sua acuta analisi soffermandosi in particolare sulla profonda verità umana e religiosa del film, facendo un paragone fra il finale de Luci della città di Chaplin e il finale de Le notti di Cabiria, mettendo in evidenza, come in quest'ultimo, sia assolutamente presente l'anima umanistica e cattolica della civiltà italiana. Comunque la Dino de Laurentis allega a documento delle citazioni riportate, il Notiziario dello spettacolo n.72 dell'agenzia giornalistica Italia.
Ancora:
"Sua Eminenza il Cardinal Siri dopo aver visionato il film ha tenuto a far pervenire al regista i suoi consensi entusiasti per l'alto significato umano e religioso dell'opera, che a suo parere, è una dimostrazione in chiave assolutamente poetica della sensibilità umana e cristiana del regista. (...)Va tenuto presente che l'imposizione della dicitura 'vietato ai minori di 16 anni' creerebbe nell'animo dello spettatore una convinzione che lo porterebbe inevitabilmente a considerare il film in modo obliquo, rendendolo insensibile al messaggio di umanità che trascende e supera il mezzo fotografico. (...)Portiamo inoltre a conoscenza che il regista Federico Fellini ha operato sulla copia visionata dalla commissione censura, dei tagli, alleggerendo qualche scena improntata ad un preciso realismo." ('l'uomo del sacco' sequenza presente nella versione presentata a Cannes poi tagliata nella versione per il mercato italiano).
In data 7/05/1957 La commissione di revisione cinematografica di II° grado esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico.