Film vietati in tv: sogno proibito

Quando a compiere il fatidico traghettamento è un film “vietato ai minori”, le cose sono meno naturali e iniziano a complicarsi. Il disagio, connaturato allo spostamento, assume le sembianze di problema. L’intervento legislativo appare indispensabile oltre che urgente e ogni nazione procede autonomamente. In Italia, la Commissione di revisione cinematografica - istituita nell’aprile 1962 (legge 161) e da allora unica voce autorevole nel campo della ‘censura’ – distingue, innanzi tutto, i vari lavori vietati. Riserva ai testi trattamenti differenti, destinandoli, di fatto, a vite televisive indipendenti. La normativa tuttora vigente impedisce la messa in onda di film “vietati ai minori di 18 anni” in qualunque fascia oraria e canale in chiaro. Accorda, al contrario, il permesso ai testi proibiti agli under14, trasmettibili unicamente al termine del prime time (orientativamente dalle ore 22:30 alle 7).