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Data Visto |
M/D Accertata |
Divieto |
Cond. |
Neg. |
Tagli |
Note |
1 gennaio 1972 |
2500 / - |
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Il giorno 21.08.1972 la 5^ sezione della commissione di revisione cinematografica visionato il film, preliminarmente ad ogni decisione invita il produttore e regista sig. Baldi ad apportare al film le seguenti modifiche: 1) Nella parte iniziale del film alleggerire la scena tra i due giovani sul letto; 2) scena tra le due ragazze alleggerire la parte in cui Eva introduce la mano sotto la camicia di Micaela; 3) Oscurare il bacio di Giorgio. Il sig. Baldi si riserva di effettuare gli alleggerimenti disposti; la commissione pertanto rinvia ogni decisione ad altra seduta.
Il giorno 31/08/1972 si è nuovamente riunita la 2° sezione la quale ritenuto che nella seduta del 21/08/1972 il sig. Gian Vittorio Baldi, in risposta alla richiesta di tre tagli da effettuare al film “La notte dei fiori”: 1) Nella parte iniziale del film alleggerire la scena tra i due giovani sul letto; 2) scena tra le due ragazze alleggerire la parte in cui Eva introduce la mano sotto la camicia di Micaela; 3) Oscurare il bacio di Giorgio; si dichiarò disposto ad oscurare un passaggio ed a studiare la possibilità tecnica di effettuare gli altri due tagli suggeriti, onde la commissione sospese di emettere il proprio parere. Ritenuto che successivamente il Baldi, poiché il film doveva essere presentato alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, chiese insistentemente al Ministero del Turismo e dello Spettacolo un nulla osta di visione del film senza tagli, limitato alla manifestazione veneziana. Ritenuto che la commissione a maggioranza (venne osservato in quell’occasione che un nulla osta ristretto non è espressamente preveduto dalla legge), aderendo alla richiesta del sig. Baldi, si espresse favorevolmente il 22/08/1972 per il rilascio di una autorizzazione a proiettare il film al Festival di Venezia in versione integrale; ritenuto che, come appare dal giornale di ieri, il sig. Baldi avrebbe ritirato il film dalla Rassegna, dichiarando di non poter accettare un nullaosta limitato al solo Festival e dichiarando che il film stesso sia sottoposto all’esame della commissione di censura in grado di appello, mentre al fine di ottenere il n.o. definitivo ha dichiarato al Ministero di essere disposto ad oscurare una delle tre scene indicate nella precedente seduta, senza apportare tagli; ritenuto che in una lettera datata 28 agosto e giunta il giorno successivo e diretta al Presidente di questa Commissione, la società Maxi Film, produttrice della pellicola, esprime il rifiuto di effettuare qualsiasi taglio, senza parlare di oscuramenti di scene, ritenuto che il comportamento non molto chiaro del sig. Baldi potrebbe anche far pensare che egli intenda non presentare il film alla rassegna veneziana per suoi motivi particolari, o che egli voglia indurre la Commissione ad esprimere un parere favorevole definitivo per la proiezione della pellicola in versione integrale. Ritenuto che la commissione, mentre resta valida l’autorizzazione concernente la proiezione del film alla Mostra di Venezia, onde rimane esclusivamente affidata alla volontà del sig. Baldi la presentazione o meno della pellicola a quella Rassegna, non si ritiene in alcun modo vincolata al nullaosta provvisorio rilasciato a seguito di insistenze del sig. Baldi per una rappresentazione da farsi in circostanze e dinanzi ad un pubblico particolare. Ciò premesso la Commissione, a maggioranza, ritenuto che le tre scene sopraindicate sono da ritenersi contrarie al buon costume, esprime parere contrario per la concessione del nulla osta di proiezione in pubblico.
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Modifica del 9 novembre 1972 |
2423 / - |
18 |
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Il giorno 8 Novembre 1972 si è riunita la commissione di appello di revisione cinematografica composta dalle sezioni 5 e 6 per revisionare il film di nazionalità italiana: "La notte dei fiori" della Maxi film, in base al ricorso presentato dalla ditta interessata avverso il provvedimento di questo Ministero 01.09.1972 adottato su conforme parere della commissione di revisione di 1° grado, di esclusione del film dalla visione in pubblico. Sono presenti nella commissione di appello per la 5° sezione: Dr Giorgioni, prof Orecchia, Prof Nencini, Comm Papa, sig. Vannutelli, dr Racioppi. 6° sezione: Dr Amorosi, prof Sinopoli, prof.ssa Ricciardi, prof De Gada, dr Gemini, dr Ponti.
Presiede la commissione di appello il dr Giorgioni (…), funge da segretario il dr. Vincenzo Fralleone.
La commissione revisionato integralmente il film ed ascoltato come da richiesta il rappresentante della ditta interessata, in riforma del giudizio espresso dalla commissione di revisione di 1° grado, esprime, a maggioranza, parere favorevole alla sua proiezione in pubblico con divieto di visione per i minori degli anni 18 (diciotto), in relazione alla vicenda trattata nel film, per alcune scene a contenuto erotico (in particolare: quella tra i due giovani sul letto e l’altra tra le due ragazze) e per altre situazioni (tra cui quella in cui Macha partorisce sul prato), ritenuto tutto controindicato alla particolare sensibilità dell’età evolutiva dei predetti minori. Il dr Amorosi, il prof Sinopoli e il prof Orecchi esprimono parere contrario al rilascio del nullaosta di proiezione in pubblico, ritenendo che il film nel suo complesso, per le ragioni già addotte dalla Commissione di revisione cinematografica di 1° grado, debba essere vietato a tutti in quanto offensivo del buon costume.
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