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5 novembre 1982 |
17 novembre 1982 |
Enrico Quaranta |
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M/D Accertata  |
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20 novembre 1982 |
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Il giorno 17 novembre 1982, alle ore 18,30, si è riunita la VII Sez. della Com. Rev. Cin.. La Commissione, a proseguo del verbale precedente (n. 52 del 10/11/1982) sentito il Dr. Alessandro Silvestri, responsabile della Distribuzione della Soc. Gaumont, il quale dichiara di non accettare la proposta di effettuare tagli al film "Querelle", in quanto, ritiene "che solo l'autore possa essere responsabile di manomettere la propria opera e che comunque la richiesta di tagli significa tutela autoritaria dei maggiori di anni 18.
La Commissione ritiene quanto segue: le tematiche della opera visionata, che attengono prevalentemente all’omosessualità, risultano irrisolte da qualsiasi ottica culturale o morale che si voglia considerare. E ciò perché i significati simbolici - che pur sembrano essere stati ricercati dall’autore, non sembrano risultare adeguatamente e coerentemente esplicitati e tanto meno idonei alla prospettazione di un “universo simbolico” esteticamente valido, limite – d’altra parte - già rilevato da gran parte della critica specialistica in occasione della presentazione del film al Festivai di Venezia. Ci si trova, pertanto, di fronte a materiali attinenti alla sfera della sessualità (non interessa in alcun modo se della etero oppure omosessualità) che sia con riguardo alle immagini visive che al parlato, risultano rappresentate secondo forme più ancora che veristiche, piattamente naturalistiche in un «iter» narrativo frammentario nel quale numerosi atti sessuali (coiti anali, masturbazioni, ecc.) restano nei limiti di un'evidenza episodica particolarmente cruda per l'intelligente uso degli strumenti espressivi. Da ciò deriva la violazione di quel riserbo che circonda la sfera della sessualità, violazione che sussiste anche ove si assume come bene tutelato dalla legislazione in materia una'soglia' minima di riservatezza che pure in una società pluralistica come la nostra, è consentito riscontrare come dato culturale, diffuso e non necessariamente nelle fasce sociali culturali più arretrate, “alias retrograde”, che comunque, pure hanno diritto ad una tutela del loro patrimonio culturale, o, più semplicemente dei loro sentimenti nella delicata materia della sessualità. La Commissione, le cui decisioni, purtroppo, non possono non essere prese che nelle angustie di una legislazione inattuale e, questa si 'retrograda' in quanto non garantisce ai cittadini adulti di autodeterminarsi sulla base di una informazione preventiva nella scelta tra prodotti cinematografici a seconda delle loro propensioni estetiche, morali, culturali e scientifiche (diritto, invece, tutelato dalle normative vigenti in altri paesi tra i quali quelli dove, secondo quanto si assume il film Querelle è stato proiettato in edizione integrale)ha ritenuto, sia pure con rincrescimento, mossa dallo scrupolo di garantire al massimo consentito i diritti di tutte le componenti culturali del paese, di invitare i rappresentanti ad effettuare alcune modifiche limitatamente a due-tre sequenze rappresentanti atti sessuali che per il loro “indugiato” descrittivismo naturalistico erano maggiormente idonee a violare quella 'soglia' minima di riservatezza di cui sopra dicevasi, oltre la quale è riscontrabile l'offesa al pudore e quindi al buon costume,bene espressamente tutelato dall'art.21 della Costituzione. A parere, inoltre, della Commissione le modifiche proposte non avrebbero potuto alterare il carattere unitario dell'opera. Non avendo gli interessati, acconsentito alle modifiche proposte, la commissione all’unanimità ha deliberato di rifiutare il n.o. di proiezione in pubblico per il film “Querelle” nella versione integrale con didascalie (Roma, 17/11/1982)
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Modifica del 22 dicembre 1982 |
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Il 16 dicembre 1982 si è riunita la commissione di appello di revisione cinematografica costituita dalle sezioni 1^ e 2^ per esaminare il film "Querelle" in edizione originale con sottotitoli in italiano.
Visionato il film, viene ascoltato il rappresentante della Società – Sig. Alessandro Silvestri - il quale, pur manifestando il desiderio di mantenere la pellicola integra, si riserva di sentire le proposte della Commissione su eventuali tagli... omissis… Chiamato nuovamente il rappresentante della Società, il Presidente comunica che la Commissione è del parere che debbano essere effettuati almeno due tagli, che non vengono condivisi dalla parte interessata. Pertanto, preso atto della dichiarazione dell'interessato, il quale rifiuta di eseguire anche solo due tagli, quali l'accoppiamento di Querelle con Nono e la scena della masturbazione, mediante eliminazione di entrambe le sequenze ritenuto che le dette riduzioni del film sono indispensabili per la concessione del nulla osta in quanto palesemente offensive del buon costume, esprime, a maggioranza, parere contrarlo alla concessione del nulla osta di proiezione in pubblico del film in questione, confermando la decisione impugnata.
La rappresentazione degli atti sessuali innanzi citati, come già evidenziato dalla Commissione di I grado, per il loro marcato e sconvolgente naturalismo, accompagnati da torpiloquio, superano persino l'offesa al buon costume sfociando in una vera e propria oscenità
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30 novembre 1982 |
28 dicembre 1982 |
Giuseppe Ferralasco |
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Data Visto |
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Note |
30 dicembre 1982 |
3000 / - |
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Il giorno 14 dicembre 1982, alle ore 17,30, si é riunita la VIII^ Sez. di Rev. Cinematografica (...). Il programma di revisione Cinematografica di martedì 14/12/82, prevede l'esame in I^ istanza da parte della VIII^ Sezione della versione doppiata del film "Querelle" (...). Il Presidente Dr. Greco ed il componente prof. Brandi e Chiari, dichiarano che avendo già espresso il parere sul film in occasione della seduta del 17/11/1982 /vedi verbale n. 53), ricorrono motivi di opportunità a che essi non esèprimano un nuovo parere in ordine al film sia pure nell'edizione doppiata. Dichiarano pertanto di astenersi e chiedono che il film sia destinato ad altra Commissione per l'esame.
A questo punto la Signora Della Fornace e il prof. (...) non avendo partecipato alla seduta del 17/11/1982, dichiarano la loro disponibilità a visionare il film. La segreteria constata peraltro la mancanza del numero legale dichiara di prendere atto dell'impossibilità di visionare il film.
Il giorno 28 del mese di dicembre 1982, alle ore 17, si è riunita la VI Sezione della Commissione di Revisione Cinematografica. Il Presidente da atto che la VI^ sezione si è oggi riunita per la revisione del film "Querelle" in virtù della istanza presentata dalla Società Gaumont in data 30/11/1982, nonché dell'atto di diffida e messa in mora notificato dalla stessa Società Gaumont in data 23/12/1982 e riguardante il film "Querelle" in edizione doppiata. La commissione dopo aver revisionato il film ha invitato i rappresentanti della società richiedente. Si sono presentai il sig. Silvestri (...), ed il dott. D'Aversa (...). È pure presente il dr Vittorio Capone (...).
Il dr. Silvestri chiede che la commissione voglia esprimere parere favorevole eventualmente con il divieto per i minori degli anni 18. Il dr. Silvestri aggiunge che pur mantenendo recisamente ferma la richiesta per tutto il film in modo da non spezzare l'armonia e la coerenza dell'espressione artistica, gradirebbe poter sapere se la commissione ritiene di poter apportare qualche taglio e discuterne, in quanto una intransigente presa di posizione come atto di acquiscenza al diniego, sottrarrebbe la visione del film ai cittadini. Il dr. D'Aversa si associa integralmente a quanto esposto dal dr. Silvestri.
Su domanda del presidente, il dr. Silvestri chiarisce che per prassi ormai acquisita la copia originale con sottotitoli in italiano e la copia doppiata sono da considerarsi due edizioni diverse, come dice lo stesso art. 11 della legge.
Dopo ampia discussione la Commissione all'unanimità rileva che il film in data odierna revisionato non è diverso dall'edizione che già è stata esaminata in primo grado ed in grado di appello, in quanto il semplice doppiaggio, peraltro perfettamente identico al testo delle precedenti didascalie non essendo accompagnato dalla sostituzione di parti sceniche o dialogate e quindi non offrendo quei termini inequivoci che indichino un'edizione sostanzialmente diversa da quella già revisionata, non realizza gli estremi richiesti dallo art.11 D.P.R. 11/11/1963 n.2029, per la presentazione per nuovo esame. La Commissione aggiunge che la stessa Società richiedente ha espressamente ammesso con la nota del 29/11/1982 firmata dal Presidente Rossellini che la copia doppiata in tutto conforme alla copia originale con sottotitoli italiani presentata alla revisione in data 5/11/82 e per la quale il nulla osta è stato negato sia dalla Commissione di primo grado sia dalla Commissione di appello. Pertanto ritiene di non poter procedere alla formulazione del giudizio di merito diverso da quello della Sez.VIII in data 17/11/82". Del che verbale, letto confermato e sottoscritto alle ore 20.50, con espressa approvazione di n. 4 aggiunte e n. 3 correzioni nel verbale presente.
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Modifica del 3 gennaio 1983 |
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Il 3 gennaio 1983 si è riunita la Commissione di Appello di revisione cinematografica, costituita dalle Sezioni I e VII, per esaminare il film "Querelle" (...) avverso il provvedimento adottato su conforme parere della Commissione di primo grado (Sezione VI), la quale ha ritenuto di non poter procedere alla formulazione del giudizio di merito diverso da quello della Sezione VIII in data 17/11/1982, emesso a seguito delle visione della edizione originale del film con sottotitoli italiani. (...) In via preliminare, dopo ampia discussione, i sigg. (...) Racioppi, Venturini, Siciliano, Pugliese, Pupillo e (...) sostengono che le due opere filmiche ed il titolo "Querelle" sono diverse in quanto il dialogo ha una consistenza espressiva che differenzia la versione con sottotitoli da quella doppiata e pertanto chiedono di revisionare il film.
In particolare il prof. Galiani ritiene che la Commissione sia stata legittimata investita della revisione del film e che pertanto debba procedere comunque alla valutazione di merito. Tutti i componenti della Commissione, meno i Presidentio delle due Sezioni Del Grosso e Cammarata, si associano a quanto sostenuto dal Prof. Galvani.
Il prof. Luchetti chiede che il futuro, anche per migliorare l'immagine della censura e del Ministero, i problemi legali non attinenti al contenuto del film vengano risolti prima di inviare i film stessi alle Commissioni per l'esame.
Il Presidente della Commissione, avvalendosi dei suoi poteri ordinatori, ritenuto che la Commissione di I° grado (Sez. VI), non avendo riscontrato gli elementi modificativi di cui all'art. 11 del Regolamento di esecuzione della legge 21 aprile 1962, n. 161, D.P.R. 11 ovembre 1963 n. 2029 - per l'edizione italiana del film "Querelle" rispetto all'edizione in lingua straniera con sottotitoli in italiano, cui era stato negato il nulla osta su parere conforme della Sez. VIII in I° grado e della Commissione di appello (Sez. I^ e II^), non ha potuto formulare alcun giudizio di merito sul film in edizione italiana. Rilevato altresì che la Società distributrice del film, nel produrre appello contro la decisione della Sez. VI, ha avvertito la mancanza di un giudizio di merito da parte della Sez. VI e quando non ha formulato alcuna critica in merito. Ritenuto pertanto che in questa situazione è opportuno che l'On.le Ministro si compiaccia di esaminare se ricorrono le condizioni per il riesame nel merito della nuova edizione del film "Querelle", condizioni stabilite con l'art. 11 del regolamento citato, rimette gli atti all'On. le Ministro perché si compiaccia esaminare l'ammissibilità della nuova domanda di revisione del film "Querelle", edizione italiana, ai sensi del citato art. 11. Il Presidente Cammarata si associa.
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11 febbraio 1983 |
16 febbraio 1983 |
Giuseppe Ferralasco |
Data |
N° |
25 febbraio 1983 |
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2 marzo 1983 |
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Data Visto |
M/D Accertata  |
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Note |
17 febbraio 1983 |
2975 / - |
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Il giorno 16 febbraio 1983 alle ore 16,30 si è riunita la 6a Sezione della Commissione di Revisione Cinematografica, visionato il film e, sentito - in rappreaentanza della Società - il dr. Silvestri, che dichiara di accettare i tagli proposti dalla Commissione che vengono effettuati -, la pellicola eliminata, pari a metri quaranta e quaranta centimetri, viene regolarmente repertata. In particolare, i tagli disposti consistono nell'eliminazione della scena della sodomizzazione di Querelle, nonché nell'eliminazione della scena della masturbazione effettuata dal protagonista ad un suo amico. La Commissione,
dopo ampia discussione esprime - a maggioranza - parere favorevole alla concessione del nulla osta di proiezione In pubblico del film con divieto di visione per i minori degli anni diciotto a causa della tematica scabrosa del film stesso e per il linguaggio, che potrebbe influire negativamente sulla formazione evolutiva dei minori.
Apportare i seguenti tagli: 1) eliminazione della scena della sodomizzazione di Querelle. - 2) eliminazione della scena della masturbazione effettuata dal protagonista ad unamico. I tagli effettuati sono per complessivi metri 48,45.
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11 febbraio 1983 |
16 marzo 1983 |
Giuseppe Ferralasco |
Data |
N° |
23 marzo 1983 |
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