Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Direzione Generale dello Spettacolo (firma Renzo Helfer): "La Commissione di revisione cinematografica di 2° grado presieduta dal Sottosegretario di Stato al Ministero del Tursmo e dello Spettacolo, On. le Renzo Helfer (...) revisionato il film "Il carabiniere a cavallo" esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico a maggioranza a condizione che: - sia eliminata la scena della confessione;- sia abbreviata la scena che si svolge nell'interno della casa di campagna assediata ed in particolare siano modificate le seguenti battute: Rita: "No, Lazzaro, no, così non voglio, io, no, no, lasciami, Lazzaro lasciami" Lazzaro: "Tu m'hai detto che nun so bono a gnente eh! e mo te lo faccio vedè io" Rita: "Lazzaro! Ti prego! ah così roviniamo tutto, non l capisci?" Lazzaro: "Ci ho pensato!E' l'unica maniera Ritarè!". Siano inoltre modificate le battute: Letizia: "Non ha combinato niente lui e non vuole far combinare niente agli altri"...........: "Buongiorno Signora!" Letizia: "Prego, Signorina, e lei lo dovrebbe sapere!" Maniscalco: "Io ai cavalli gli guardo il culo e non la faccia!" (...) Il rappresentante del Ministero dell'Interno, Dottor Vincenzo Agnesina, Vice Capo della Polizia, rileva che il lavoro, nel suo complesso, permane lesivo del prestigio di una Istituzione dello Stato e fa presente quanto segue: 1) - la lieve modifica del titolo originario "Il carabiniere" accentua e non sminuisce la ridicolarizzazione del personaggio principale, militare dell'Arma Benemerita, in quanto i carabinieri dei reparti a cavallo fanno parte di una "specialità", i cui componenti sono sottoposti a selezione ed addestramento ancor più rigorosi; 2) - l'eliminazione della scena della confessione e le modifiche di altre due scene, che si propongono in questa sede, non valgono ad impedire che le figure e le azioni dei protagonisti - l'uno, carabiniere scelto, in servizio attivo, e l'altro, sottoufficiale dell'Arma, collocato in pensione a seguito di furto di oggetti di casermaggio - si riflettano, nel loro complesso negativamente, sul prestigio e sulla dignità dell'Arma dei Carabinieri.A tale conclusione, il rappresentante del Ministero dell'Interno dichiara di pervenire, nonostante talune sequenze finali nelle quali i due suddetti farseschi personaggi si prodigano in riusciti interventi di polizia.Lo stesso rappresentante del suddetto Dicastero è, pertanto, d'avviso che il parere contrario alla proiezione in pubblico del film, espresso a maggioranza dalla Commissione di 1° istanza, nella seduta del 30.03.1961, debba essere confermato."
"Confermati i tagli" (25/07/1961)
A condizione che sia eliminata la scena della confessione. Nella scena del casale assediato siano eliminate le seguenti battute: Rita: "No Lazzaro, no, così non voglio io, no, no, lasciami Lazzaro, lasciami"; - Lazzaro: "Tu m'hai detto che non so bono a gnente eh! e mo te lo faccio vede io"; - Rita: "Lazzaro! Ti prego! Ah! così roviniamo tutto, non lo capisci?"; - Lazzaro: "Ci ho pensato! E' l'unica maniera Ritarè". - La scena che si svolge nell'interno del casale assediato, tra Rita e Lazzaro, deve iniziare con l'ingresso di Manfredi nella stalla o con la battuta di Lazzaro: 2M'hanno voluto fa incattivì peggio pe loro" e deve terminare con l'uscita di Lazzaro arrestato dal brigadiere (Peppino De Filippo). Detta scena deve essere di complessivi mt. 72. Siano modificate le battute: - Letizia: "Non ha combinato niente lui e non vuole far combinare niente agli altri" - "Buongiorno Signora!". - Letizia: "Prego signorina, e lei lo devrebbe sapere!". - Maniscalco: "Io ai cavalli gli guardo il culo e non la faccia!".
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