La VI Sezione della Commissione di Revisione Cinematografica revisionato il film [...] esprime all'unanimità, parere contrario alla concessione del n.o. di proiezione in pubblico in quanto ritiene che il film stesso, pur svolgendosi in chiave farsesca è quasi totalmente imperniato su battute e sequenze volgari e scurrili manifestamente contrarie al buon costume.

La VI Sezione della Commissione di Revisione Cinematografica revisionato il film [...] prende atto che il film, pur riproducendo lo stesso titolo di un film già revisionato è dal produttore dichiarato "nuove edizione" e quindi diverso dal precedente, come confermerebbero le asserite eliminazioni, sostituzioni e modificazioni di non poche scene, sequenze e dialoghi. Dopo ampia discussione sulla pregiudiziale circa la sussistenza di una vera e propria nuova edizione, alcuni componenti hanno espresso l'avviso che il film possa considerarsi diverso dal precedente proprio per le accennate modificazioni e sostituzioni di parti sceniche e dialogate, ritenute in prima istanza sì palesemente contrarie al buon costume da imporre il diniego del n.o.. Di contrario avviso, invece, altri componenti che hanno rilevato come il film, pur con le modifiche apportate, sia in sostanza nella tematica e nei dialoghi e scene, uguale alla prime edizione. A maggioranza, tuttavia si concorda nel ritenere che la Commissione, avendo preso visione del film, sia tenuto ad esprimersi nel merito e che ogni questione circa l'identità col precedente film debba ritenersi improponibile (decisione del consiglio di Stato del 1968). Pertanto esprime parere favorevole alla concessione del n.o. di proiezione in pubblico con divieto di visione per i minori degli anni diciotto. Tale parere è motivato dalle numerose sequenze improntate a volgarità ed a doppi sensi scurrili da ritenersi controindicate alla particolare esigenza di tutela dei predetti minori.