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Il giorno 09.04.1963 si è riunita la Commissionedi appello (...) formata dalla riunione della 1° e della 3° sezione della Commissione di primo grado, per revisionare il film (...). La Commissione di 2° grado ha proceduto alla revisione del film in due momenti distinti. Nel primo momento ha esaminato il film, così come era stato presentato alla Commissione di prima istanza. A seguito ha sentito il rappresentante della Casa produttrice il quale ha manifestato la volontà di sopprimere quelle sequenze che sono state disapprovate nel giudizio della Commissione di 1° grado. Nel secondo momento, esaminato il film cui è stato apportato il taglio proposto dal suddetto rappresentante, la Commissione di appello - considerando che sono venute a mancare le condizioni che avrebbero legittiamto il divieto, giacchè le scene che contengono immagini lesive del buon costume, e che peraltro erano del tutto estranee all'argomento del film, sono state abolite, e che tutto il resto sia nel complesso che in ogni immagine non è suscettibile di nocive influenze anche nei minori di età - concede il nulla osta di proiezione in pubblico, senza alcuna limitazione. nascondi