2.1 La rivoluzione del sonoro

Nei primi anni '30 la censura italiana dovette affrontare un problema che si rivelò, seppure in un arco di tempo relativamente limitato, di notevole portata.

Come sappiamo, l'introduzione della tecnica del sonoro sincronizzato con le immagini rivoluzionò il mondo del cinema: la data spartiacque è considerata il 6 ottobre 1927, quando grazie all'adozione del sistema Vitaphone venne proiettato a New York Il cantante di jazz, celebre proprio per essere stato il primo film parlato nella storia della settima arte (preceduto, il 6 agosto 1926, dalla prima pellicola sonora ma non dialogata, Don Giovanni e Lucrezia Borgia, sempre prodotto dalla Warner Bros. per la regia di Alan Crosland).

Nel 1929 il cinema sonoro s'impose definitivamente e l'anno successivo anche l'Italia presentò il suo primo film parlato e cantato: il 7 ottobre 1930 il pubblico del "Supercinema" di Roma applaudiva La canzone dell'amore di Gennaro Righelli, di marca Cines come Resurrectio di Alessandro Blasetti, terminato prima ma distribuito solo l'anno successivo.

Nello stesso periodo, un altro dei primi film sonori in italiano veniva realizzato da emigrati italiani negli Stati Uniti: Sei tu l'amore? di Alfredo Sabato.

 

 

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