4.4 Riso “diabolico”: i fratelli Marx

La guerra lampo dei fratelli Marx o Zuppa d'anatra (Duck Soup, Usa 1933)

R.: Leo McCarey. P.: Paramount. Int.: Groucho, Harpo, Chico e Zeppo Marx, Louis Calhern

Considerato a posteriori il capolavoro dei fratelli Marx, anche per merito della regia di Leo McCarey, Duck Soup fu proibito in Italia e anche in Germania per la sua feroce satira della dittatura, del militarismo e della retorica patriottica, sette anni prima de Il grande dittatore di Chaplin. La vena anarcoide e irriverente dell'umorismo dei Marx, e soprattutto del protagonista Groucho nel ruolo del capo di Stato Rufus T. Firefly, impediva infatti di leggere il film semplicemente come una scatenata parodia delle operette alla Lubitsch che andavano di moda proprio alla Paramount.

Ancora una volta, il divieto passò per l'intervento in prima persona di Mussolini, che si sentì direttamente chiamato in causa: e alcune testimonianze vogliono che i fratelli Marx, quando appresero la notizia, ne furono entusiasti. Tuttavia, come ha precisato anche Tatti Sanguineti nella sua presentazione al film per il canale satellitare CineClassics, Duck Soup fu vietato per la sua "impraticabilità commerciale e narrativa prima ancora che ideologica".

La comicità dei Marx, che qui rinunciavano tra l'altro ai loro consueti numeri musicali in favore dei fulminanti dialoghi a getto continuo, era decisamente troppo avanti per i tempi, e non solo per gli spettatori italiani: tanto che il film si rivelò un totale fiasco, decretando la rottura degli attori con la Paramount. Di tutte le loro pellicole, le uniche a ottenere il visto censura durante il fascismo furono Una notte all'Opera (A Night at the Opera, 1935), ma solo nel '38 dopo un iter molto travagliato, e Un giorno alle corse (A Day at the Races, 1938).

Negli anni dell'autarchia, l'ostilità verso i celebri comici fu accentuata dalla critica ufficiale: si disse che la loro comicità provocava un riso dai "sottintesi diabolici", o che "Fernandel o i film dal leggero, garbato umorismo italiano" erano preferibili alle "pagliacciate dei fratelli Marx" (Guglielmo Ceroni su Lo schermo, luglio 1939).

Duck Soup è uno dei loro pochi film che si tentò di distribuire nel dopoguerra: in Italia arrivò nel 1947 con il titolo La guerra lampo dei fratelli Marx (oggi è conosciuto anche come Zuppa d'anatra), ma la sua rivalutazione critica risale solo agli anni '60.

 

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