4.3 Erotismo: Estasi
Estasi (Ekstase, Cecoslovacchia/Austria 1933)
R.: Gustav Machatý. P.: Elektafilm. Int.: Hedy Kiesler, Aribert Mog, Zvonimir Rogoz
Per il suo audace erotismo, Estasi si è conquistato la fama di "film-scandalo" degli anni '30. È uno dei casi di film proibiti in Italia dopo essere stati presentati alla Mostra del Cinema di Venezia, dove fu anche tra i nominati per la Coppa Mussolini al miglior film straniero. Le scene di nudo integrale che mettevano in risalto il corpo statuario dell'attrice austriaca Hedy Kiesler, nella famosa sequenza della protagonista che fa il bagno nel fiume e vaga nuda per i boschi, fecero scalpore alla proiezione veneziana del 2 agosto 1934, regalando alla Mostra il primo scandalo della sua storia e alla Kiesler buona parte di quella fama che le consentirà di approdare a Hollywood con il nome di Hedy Lamarr.
L'esposizione del suo corpo nudo sullo schermo e l'erotismo esplicito di Estasi suscitarono la riprovazione dell'arcivescovo di Venezia e il disappunto di Benito Mussolini, che volle visionarlo personalmente e ne impose la proibizione. "Adesso si proiettano anche i film con le donne nude?", fu il suo commento; salvo poi aggiungere: "Però, che gran bella donna quella Hedy Lamarr!". Nella sua celebrazione della riscoperta della Natura e del desiderio di Eva, nome emblematico della protagonista che, sposata a un uomo vecchio e impotente, torna alla fattoria del padre e si abbandona all'amore con il giovane ingegnere Adam, Estasi affrontava tra l'altro temi osteggiati dalla censura dell'epoca come l'adulterio e il suicidio (quello del marito), seppure attenuati dal finale nel quale Eva, sconvolta dal gesto del consorte, decide di rinunciare all'amante.
Proibito o censurato in molti Paesi tra cui la Germania, fu condannato pubblicamente da Papa Pio XII e la sua importazione negli Stati Uniti vietata nel gennaio 1935. In Italia è stato edito in vhs nel 1992 da Mondadori.
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